Fratture del Polso
Cosi come le fratture del collo del femore, anche le fratture del polso sono estremamente frequenti, soprattutto nella popolazione anziana e nel sesso femminile e sono legate all’osteoporosi che indebolisce maggiormente tale distretto scheletrico.
Il polso è un articolazione formato dal radio e dall’ ulna e dalle ossa della mano (carpo); la frattura interessa spesso la parte del radio e/o dell’ulna vicino al polso, La maggior parte di queste fratture colpisce la fascia di età sopra i 60 anni e il sesso femminile, e la causa più importante è l’indebolimento osseo per l’osteoporosi; il meccanismo scatenante è pressoché sempre una caduta
La classificazione delle fratture del polso è importante perche ognuna di esse ha un trattamento e prognosi diversa. Si distinguono sostanzialmente in intra ed extrarticolari, e la frattura più frequente è detta di “Colles”.
I sintomi sono: dolore importante polso, gonfiore, deformità, notevole limitazione dei movimenti. Le radiografie sono l’esame strumentale più corretto per fare diagnosi di una frattura di polso.
Le opzioni di trattamento son in rapporto alla tipologia di frattura; nelle fratture estremamente composte il trattamento incruento con una immobilizzazione in gesso o con tutori è di scelta, mentre , ove la frattura fosse scomposta, diventa necessario il trattamento chirurgico con sistemi di sintesi che variano in rapporto al tipo di frattura: placche, sistemi mininvasivi (vedi sotto)L’obiettivo del trattamento chirurgico è la riduzione anatomica e la stabilizzazione della frattura, la scomparsa del dolore, e la ripresa funzionale ed articolare del polso dopo un programma riabilitativo, e il reinserimento del paziente anziano nel contesto sociale per una vita attiva.
Le novità in chirurgia delle fratture del polso
Approccio chirurgico: la chirurgia mini invasiva si applica anche nelle fratture del polso attraverso intervento che non prevedono incisioni (“a cielo chiuso”) con un risparmio tessutale durante l’intervento, riducendo l’aggressione a muscoli ed altri tessuti; i vantaggi sono ridotti tempi chirurgici, con un minor impegno anestesiologico, no si utilizzano sistemi di immobilizzazione quali i gessi con evidente recupero articolare precoce.
Vantaggi per il paziente: ridotto dolore postoperatorio, mobilizzazione rapida, non si ha il gesso,ridotte complicanze,recupero articolare più precoce.
Nuovi mezzi di sintesi:fili sottili metallici ed una clip esterna con un sistema e moderno permette la fissazione di fratture evitando un gesso garantendo comunque stabilità alla frattura, premessa per la guarigione
Moderne tecniche anestesiologiche per offrire al paziente anziano e spesso in condizione generali non buone, un impatto modestissimo da parte dell’anestesia, che in questa chirurgia sarà tronculare, con impegno anestesiologico solo del braccio da operare.